mercoledì 6 giugno 2007

Studio sui musei italiani e la loro efficacia

È stato annunciato lo studio "Musei Virtuali" condotto dal CNR sui musei italiani. Dal comunicato stampa non è chiaro se comprenda anche i musei scientifici, visto che tutti quelli citati sono artistici o archeologici. Ecco i principali risultati -- seguiti dai miei commenti -- che sono interessanti anche per i luoghi della divulgazione scientifica:
  • Boom di presenze, concentrate nelle sedi più note nel 90% dei casi - Le preferenze dei visitatori, se ho capito bene, seguono una distribuzione di Zipf simile a quella della popolarità dei siti web: i pochi più visitati hanno popolarità molto più alta degli altri.
  • Solo il 10% dei visitatori ricorda ciò che ha visto - Non mi sorprende, data la quantità e varietà di stimoli.
  • I siti web dei musei sono poco consultati e apprezzati - Anche questa non è una sorpresa. L'alfabetizzazione informatica in Italia è ancora bassa e l'usabilità dei siti web lascia spesso a desiderare.
Per rendere più efficace la comprensione da parte del pubblico, lo studio suggerisce ai musei di investire in ricerca e tecnologie per sviluppare strumenti visivi che, in aggiunta alle consuete descrizioni testuali, completino la spiegazione delle opere. Mi chiedo però dove le strutture museali, che hanno difficoltà a condurre anche l'attività ordinaria, possano trovare le risorse per gli investimenti necessari.