martedì 18 novembre 2008

È giusto umanizzare un veicolo spaziale?

La sonda automatica Phoenix ha interrotto le comunicazioni cedendo al gelo dell'imminente notte polare marziana. La prevista fine della missione ha generato un'insolita ondata emotiva online, come per la perdita di un amico.

MarsPhoenix, la voce della presenza Twitter di Phoenix, ha pubblicato un messaggio d'addio da Marte. E il sito Wired Science ha lanciato un concorso per un epitaffio che celebri Pheonix.

MarsPhoenix ha svolto un ruolo fondamentale nel creare interesse e partecipazione pubblica per questa missione scientifica. Ma il giornalista e analista spaziale Jeff Foust si chiede se un intenso coinvolgimento emotivo per un robot abbia implicazioni positive a lungo termine per l'esplorazione spaziale:
Wondering if anthropomorphizing robotic spacecraft, and mourning their "death", is good for space exploration in the long run.
Non ho una risposta. E forse è troppo presto per formularla. Ma gli sviluppi di questa conseguenza inattesa di un'attività di comunicazione pubblica della scienza meritano di essere seguiti con attenzione.

Che ne pensi?