lunedì 12 novembre 2007

Raccontare con Twitter il lancio di uno Shuttle: un esperimento di microblogging scientifico

Pagina di Paolo Amoroso su TwitterHo usato Twitter, uno strumento di microblogging e social networking, per diffondere brevi aggiornamenti sul mio viaggio in Florida per il lancio dello Shuttle STS-120.

Sono soddisfatto dell'esperimento. E tu? Hai trovato utile la mia cronaca? Sono riuscito a comunicarti ciò che facevo e vedevo, compatibilmente con i limiti del mezzo? Scrivimi.

Con Twitter ho tenuto un diario di viaggio online via SMS, con il mio cellulare Nokia 6151, senza accesso a Internet. Un cellulare ha un ingombro minimo e si usa facilmente in qualsiasi situazione, anche all'aperto o in ambienti affollati.

Twitter impone un limite di 140 caratteri alla lunghezza dei testi, che non mi è sembrato un vincolo alla ricchezza espressiva. È sempre possibile sintetizzare. Ecco alcuni esempi dal viaggio in Florida, in cui ho inviato aggiornamenti per:
  • informare sulle mie attività e incontri (09:55 PM October 27, 2007: "Visitato il museo delle scienze di Miami e assistito a due spettacoli del planetario")
  • descrivere ciò che vedevo e sentivo (07:03 PM October 23, 2007: "Lancio di STS-120: una colonna di fuoco giallo-oro brillante come il sole seguita da una raffica di tuoni che fanno tremare le ossa")
  • trasmettere emozioni (04:20 PM October 22, 2007: "Visita al KSC: mi mancano le parole"; KSC: Kennedy Space Center)
La mia non completa padronanza del sistema di inserimento del testo ha in alcuni casi rallentato la composizione degli SMS. Avevo infatti acquistato il cellulare pochi giorni prima della partenza.

Mi sono servito di una SIM Vodafone italiana per mandare i messaggi dagli USA al numero di Twitter nel Regno Unito. Credo che ogni SMS sia costato 1,50 € in roaming internazionale. Meglio non approfondire.

In diverse occasioni ho potuto usare computer collegati a Internet per gli aggiornamenti, indicati da "from web" sulla mia pagina Twitter invece di "from txt" per gli SMS. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla disponibilità di postazioni e accesso a Internet gratuiti negli alberghi e nei luoghi pubblici americani.

Immagine: la pagina di Paolo Amoroso sul sito Twitter (schermata di Paolo Amoroso).