mercoledì 30 giugno 2010

Perché un'aspirante scienziata è passata alla divulgazione

Il blog PARS3C ha pubblicato un'intervista a Emily Lakdawalla, che cura il blog della Planetary Society e altre attività di comunicazione. Lakdawalla racconta anche perché, quando studiava planetologia per iniziare la carriera accademica, ha deciso di occuparsi di divulgazione:
Ultimately, though, I felt that although I was working on stuff that I personally found fascinating, it wasn’t clear that anybody else cared, and it was difficult to justify working so hard to produce articles that only a few people might ever read.
La sua formazione scientifica ha fortemente influenzato il modo in cui parla di pianeti ed esplorazione spaziale. Anche quando riferisce notizie riportate da altre fonti giornalistiche o non specializzate, la sua analisi offre sempre spunti originali e interessanti.

domenica 27 giugno 2010

Come rendere coinvolgente una visita museale

Nina Simon racconta una sua visita al Wing Lu Asian Museum di Seattle, che è stata resa speciale e piacevole dal modo di agire della guida. Basandosi su questa esperienza, Simon espone le sue osservazioni su come fare partecipare il pubblico a una visita museale:
  • iniziare dando modo ai partecipanti di presentarsi e conoscersi
  • quando possibile, personalizzare l'esposizione con riferimenti ai partecipanti
  • rendere esplicite le eventuali relazioni personali con le esposizioni e i temi del museo
  • condividere informazioni apprese dai visitatori
Sono suggerimenti utili anche per le guide dei musei e luoghi scientifici.

giovedì 24 giugno 2010

Il pubblico fa i complimenti a un museo scientifico? Falli mandare ai giornali

Il pubblico soddisfatto dei musei e luoghi scientifici, spesso la maggioranza, raramente scrive per congratularsi o ringraziare. Quando ricevi complimenti dai visitatori per l'attività di divulgazione del tuo istituto, chiedi di scrivere ai giornali.

La soddisfazione del pubblico può influenzare positivamente l'attività di un istituto scientifico o, in tempi di crisi, la sua stessa sopravvivenza. Ma chi decide del futuro di un'istituzione culturale si informa soprattutto dai giornali e non ha contatti diretti con i visitatori.


lunedì 21 giugno 2010

CAP Journal intervista Robert Nemiroff di APOD - Astronomy Picture of the Day

Il numero di giugno 2010 di CAP Journal contiene un'intervista a Robert Nemiroff, uno dei creatori del sito web APOD - Astronomy Picture of the Day. APOD presenta ogni giorno una foto astronomica commentata.

Nato nel 1995, è diventato il progetto di divulgazione scientifica online di maggiore successo. Un successo che Nemiroff attribuisce all'originalità e alla semplicità dell'idea.

venerdì 18 giugno 2010

Maxischermi nelle piazze per seguire gli astronauti italiani?

Nel giugno 2010 sono stati allestiti maxischermi nelle piazze di alcune grandi città italiane per seguire la nazionale di calcio nei mondiali 2010 in Sudafrica. Perché non allestire maxischermi anche per seguire le missioni spaziali degli astronauti italiani?

Queste iniziative non riempirebbero le piazze come per le partite, ma credo che molta gente si fermerebbe volentieri a guardare queste immagini, che risulterebbero una interessante e spettacolare novità. Ma non mi aspetto che le amministrazioni comunali o gli sponsor vincano lo scetticismo o il disinteresse.

martedì 15 giugno 2010

Come rendere la NASA ancora appassionante

Il blog Open NASA ha pubblicato il post How to Make NASA Cool (Again). La ricetta che propone per rinnovare l'interesse pubblico per la NASA e l'esplorazione spaziale è simile ad altre proposte in passato: la partecipazione e il coinvolgimento diretto.

sabato 12 giugno 2010

Sapremo quanto ci costa Rai 2 Voyager?

La Commissione di Vigilanza sulla Rai ha approvato un emendamento al Contratto di Servizio che prevede la trasmissione dei compensi dei programmi TV e dei conduttori nei titoli di coda. Stiamo finalmente per sapere quanto costano al contribuente la supercazzola scientifica di Rai 2 Voyager e i viaggi per il mondo del suo conduttore Roberto Giacobbo, in cerca di misteri inesistenti?

Non mi è chiaro se la norma riguardi solo i format di servizio pubblico e i programmi di approfondimento o altre categorie. Ma sarà interessante anche sapere come l'azienda televisiva pubblica classifica Voyager.

mercoledì 9 giugno 2010

Manda la tua faccia nello spazio con le ultime missioni Shuttle

Forse non riuscirai a volare nello spazio, ma potrai mandarci la tua faccia. La NASA offre l'opportunità di inviare nello spazio la tua foto e il tuo nome con le ultime due missioni Shuttle, STS-133, il cui lancio è attualmente previsto per settembre 2010, e STS-134 nel novembre 2010 (segnalato da collectSPACE). Le date di lancio possono cambiare.

Visita il sito dell'iniziativa NASA Face in Space e compila il modulo online. Puoi mandare nello spazio anche solo il tuo nome, non è necessario allegare una foto. È opportuno che la foto, nel formato grafico JPEG o GIF, sia quadrata e con la faccia verso il centro. Se ho capito bene, la foto sarà combinata nel certificato di partecipazione con un'immagine della prua dello Shuttle con la cabina di pilotaggio, in modo che la faccia risulti visibile dal finestrino del comandante.

Scegli la missione che preferisci, o compila due volte il modulo per partecipare a entrambe. Nell'equipaggio di STS-134 ci sarà anche l'astronauta italiano Roberto Vittori.

Al termine della compilazione prendi nota del "Confirmation Number" mostrato nella pagina intitolata "You Are Go For Launch!". Dopo l'atterraggio della missione Shuttle scelta, il Confirmation Number ti servirà per stampare un certificato di partecipazione visitando ancora il sito dell'iniziativa. Quindi non prima di settembre 2010 per STS-133, e novembre 2010 per STS-134.

Attualmente la mappa di partecipazione mostra che solo pochi italiani si sono "imbarcati" per lo spazio. Vieni anche tu?

domenica 6 giugno 2010

Aggiornamenti via Twitter da Diego Urbina nella missione Mars500

Diego Urbina userà il suo account Twitter @diegou per aggiornare sulla sua esperienza di Mars500, la missione simulata su Marte iniziata il 3 giugno 2010. Ne ha parlato in un'intervista dell'episodio 3x22 del podcast AstronautiCAST.

Diego e gli altri 5 membri dell'equipaggio internazionale rimarranno chiusi per quasi un anno e mezzo in un ambiente di un laboratorio a Mosca, che riproduce un veicolo spaziale e alcuni aspetti di una futura missione umana sul Pianeta Rosso. Oltre che per informare il pubblico, Twitter servirà a Diego per mantenere il contatto e l'interazione con l'esterno nell'isolamento quasi completo imposto dall'esperimento.

giovedì 3 giugno 2010

Chi e come decide se un ente di ricerca è inutile?

Claudio Pasqua propone spunti interessanti sull'immagine pubblica della scienza nel post La riabilitazione degli "enti inutili", in cui commenta gli sviluppi del decreto legge che, alla fine di maggio 2010, ha chiesto la chiusura di diversi grandi e prestigiosi enti di ricerca nazionali. Alcuni enti sono stati salvati dalla scure, ma gli sviluppi sono ancora in corso.

Claudio, come altri blogger scientifici, fa notare l'indifferenza dei media tradizionali che hanno ignorato la vicenda, probabilmente perché non hanno mai sentito parlare di quegli enti. Mi chiedo se un maggiore sforzo di comunicazione da parte di quegli istituti scientifici li avrebbe imposti all'attenzione dei media.

Mi interrogo anche sul silenzio dei premi Nobel di origina italiana. Non sono interessati alla sorte di tanti giovani ricercatori o alla ricerca italiana? Hanno qualcosa da temere?

Ma un'altra ragione per cui segnalo il post è la proposta di Claudio di istituire il Premio "Pietro Lacava" per chi rovina la ricerca scientifica del paese. È dedicato all'omonimo ministro che negò a Guglielmo Marconi i finanziamenti per lo sviluppo del telegrafo senza fili giudicandolo pazzo. Esilarante, e tragicamente attuale.