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domenica 25 novembre 2012

Come creare una rassegna stampa online su Dibattito Scienza

Google Alert con le impostazioni per Dibattito Scienza
Google Alert con le impostazioni per Dibattito Scienza
Dibattito Scienza è un'iniziativa per rivolgere domande su questioni scientifiche ai candidati alle primarie 2012 del centrosinistra, e in futuro ai candidati premier e alle primarie di altri partiti, e pubblicare le risposte. È nata da un gruppo di divulgatori, scienziati e cittadini interessati alla scienza con il sostegno di Le Scienze.

L'iniziativa, che si coordinerà con un sito ufficiale, ha ottenuto un grande e improvviso successo non solo perché tutti i candidati del centrosinistra alle primarie 2012 hanno fornito le loro risposte, ma perché si è sviluppata una viva e interessante discussione fra gli ispiratori di Dibattito Scienza sulle rirposte ricevute e i rapporti fra scienza, politica e società.

Sta diventando difficile seguire la discussione online perché i contributi crescono e sono sparsi fra vari blog, social network e forum. Puoi usare Google Alert per creare una sorta di rassegna stampa su Dibattito Scienza che raccolga e permetta di seguire la maggior parte degli interventi. Google Alert effettua periodicamente ricerche Google automatiche e ti manda via email i rusultati, accessibili anche attraverso un feed RSS. Ecco come fare:

  1. visita il sito di Google Alert www.google.it/alerts
  2. se hai un account Gmail effettua il login con il bottone Accedi
  3. inserisci nel campo Query di ricerca questo testo, incluse le virgolette e le maiuscole: "dibattito scienza" OR dibattitoscienza
  4. se preferisci limitare le fonti specificalo in Tipo di risultato, indicando per esempio Blogs per avere aggiornamenti solo dai blog, altrimenti lascia su Tutto
  5. scegli tramite Frequenza la frequenza con cui ricevere le mail di aggiornamento (Occasionale significa ogni volta che ci sono nuovità)
  6. inserisci il tuo indirizzo email in La tua email; l'indirizzo dovrebbe risultare preimpostato in Invia tramite se hai effettuato il login, e in questo caso puoi decidere se ricevere gli aggiornamenti via RSS scegliendo Feed
  7. clicca il bottone CREA AVVISO
  8. se hai scelto Feed in Invia tramite clicca Google Reader per aggiungere il feed al tuo account Google Reader, o l'icona accanto per usare un altro newsreader RSS
Possono essere necessarie anche molte ore per l'arrivo della prima mail o dei primi aggiornamenti RSS. Questa attesa è normale, in seguito le novità arriveranno con la frequenza richiesta.

martedì 23 ottobre 2012

Sentenza del processo Grandi Rischi ed emotività nel mondo scientifico: approfondimenti per un giudizio equilibrato

Il logo della Protezione Civile
Il logo della Protezione Civile
Con una sentenza del 22 ottobre 2012 sono stati condannati a pesanti pene detentive i componenti della Commissione Grandi Rischi per il loro operato in relazione al terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009.

La presenza di diversi scienziati fra i membri della commissione e i devastanti effetti del sisma hanno subito suscitato forti reazioni sia nel mondo scientifico, che vede minacciata la propria attività e i propri metodi, sia nell'opinione pubblica che si interroga sulle competenze, le responsabilità e i doveri dei tecnici chiamati a valutare i rischi ambientali e la sicurezza pubblica.

In situazioni come questa, la riflessione, l'analisi e il dibattito vengono spesso polarizzati o condizionati dalla forte emotività associata a vicende così drammatiche. Nonostante le basi razionali dell'indagine scientifica, questo accade anche a esponenti del mondo scientifico e persone con una formazione in questi settori.

Lo so bene perché capita anche a me, come in questo caso. Per contribuire a formare un'opinione ed evitare affermazioni superficiali a caldo sarebbe invece opportuno prendere tempo per riflettere, indagando tutti gli aspetti della vicenda.

Motivato da una discussione su Facebook, di cui ringrazio Rino Casella, Luca Di Fino e gli altri amici che vi hanno preso parte, ho dunque deciso di raccogliere qui gli approfondimenti e le analisi più informate ed equilibrate, soprattutto per le implicazioni sulla comunicazione pubblica della scienza.
Hai altri approfondimenti da suggerire? Amplierò questa lista con le tue segnalazioni.

venerdì 13 luglio 2012

Il premio Nobel Leon Lederman spiega la fisica per strada ai passanti

Lederman risponde alla domanda di fisica di una passante
Lederman risponde alla domanda di fisica di una passante
Il premio Nobel Leon Lederman ha parlato di fisica per strada rispondendo alle domande dei passanti. È stata un'iniziativa dell'organizzazione per la divulgazione scientifica Science Central.

Un paio di volte nel 2008 Lederman si è seduto a un tavolino in alcune affollate strade di New York e Chicago rimanendo a disposizione della gente per rispondere a domande e curiosità, aiutandosi con un blocco per appunti e una penna. Accanto a lui un cartello con la scritta “Ask a Nobel Prize-Winning Physicist!” invitava i passanti.

Lederman e Science Central dovrebbero ricevere il Nobel per l'originalità e la creatività. Un video che documenta questa singolare iniziativa mostra persone che ascoltano attentamente le spiegazioni del fisico, forse sorprese dalla possibilità di parlare con uno scienziato così prestigioso e disponibile.

L'iniziativa prende in prestito una strategia tipica dei cartomanti e astrologi di strada che, per una volta, insegnano qualcosa alla scienza su come avvicinare e coinvolgere il pubblico.

lunedì 18 giugno 2012

L'INGV contrasta la cattiva scienza. E gli altri istituti scientifici?

Il sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Il sito dell'INGV
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha pubblicato il video Aquila 2009 - Terremoto previsto? che confronta la presunta previsione di Giampaolo Giuliani con quanto accaduto smentendone la veridicità e l'accuratezza. Il video è un atto di coraggio, una manifestazione di fermezza di un istituto scientifico pubblico che fa il suo dovere.

Questo video del marzo 2010, che appare sul canale YouTube ufficiale dell'INGV ed è stato visto oltre 21.000 volte, non è recente. Ma i terremoti del maggio 2012 in Emilia-Romagna me lo hanno fatto tornare in mente dopo il riaccendersi dell'attenzione per Giuliani. Il montaggio è essenziale, con brani di interviste televisive e radiofoniche di Giuliani alternate a testi scorrevoli che le confrontano con loro stesse e con i fatti, evidenziandone inequivocabilmente le contraddizioni e l'inconsistenza.


Forse per la prima volta un autorevole istituto scientifico ha preso posizione su un caso di cattiva scienza di grande attenzione mediatica, mettendosi contro le dichiarazioni di un popolare personaggio pubblico che gode di largo consenso. È la fermezza e il rigore che ci si aspetterebbe da un istituto pubblico che si occupa di scienza, un dovere istituzionale e morale di contrasto all'indebolimento delle difese culturali del paese.

Ora, naturalmente, immagino che l'INAF voglia diffondere con altrettanta rilevanza un video sulle profezioe pseudoastronomiche sulla fine del mondo nel 2012, magari partendo dalle numerose dichiarazioni di Roberto Giacobbo. O che l'ASI produca un video divulgativo sulle teorie complottiste che negano l'autenticità degli allunaggi Apollo. Il CNR potrebbe prendere spunto dalle convinzioni creazioniste del suo vicepresidente Roberto De Mattei per affermare la validità dell'evoluzione. E magari anche il Consiglio Superiore di Sanità vorrà spiegare se crede davvero all'efficacia dell'omeopatia.

martedì 12 giugno 2012

La NASA finanzia Giampaolo Giuliani?

Logo della NASA al Kennedy Space Center. Foto di Paolo Amoroso
Foto di Paolo Amoroso
Giampaolo Giuliani, il tecnico che sostiene di essere in grado di prevedere i terremoti, ha dichiarato nella puntata del 31 maggio 2012 del programma televisivo Servizio Pubblico di Michele Santoro:
“Io a novembre sono stato negli Stati Uniti e ho portato una mia strumentazione finanziata dalla NASA e dalla Chapman University”
Ho contattato il Public Communications Office della NASA per chiedere se effettivamente l'agenzia spaziale americana finanzi il lavoro di Giuliani, o se sia coinvolta a qualunque titolo nelle sue attività.

Non è una questione secondaria, almeno dal punto di vista della comunicazione. Nonostante lo scetticismo della comunità scientifica italiana, Giuliani dice di godere di un largo consenso fra gli scienziati a livello internazionale. Un presunto consenso che contribuisce alla sua visibilità mediatica e credibilità percepita. È dunque importante verificare se un ente prestigioso come la NASA contribuisca effettivamente al suo lavoro. Alla NASA potrebbero non averne mai sentito parlare, o non essere consapevoli che lo stanno finanziando.

Questo video della puntata di Servizio Pubblico mostra la dichiarazione di Giuliani a circa 7 minuti dall'inizio, mentre comincia a rispondere a una domanda di Santoro sulla sperimentazione avviata dal tecnico in California.


Ecco la mail che ho mandato il 4 giugno 2012 ad Ask NASA del Public Communications Office. In base alle loro indicazioni ci vorranno 10-15 giorni lavorativi per ottenere riscontro, probabilmente di più perché chiederò di poter citare pubblicamente la risposta. Ma ti farò sapere.
Subject: Does NASA fund work by Giampaolo Giuliani on earthquake prediction?
Giampaolo Giuliani is a controversial retired Italian technician who claims to be able to predict earthquakes. In an interview in the May 31, 2012 episode of the popular Servizio Pubblico TV show, concerning his work on California seismic activity monitoring Mr. Giuliani stated: 
"Io a novembre sono stato negli Stati Uniti e ho portato una mia strumentazione finanziata dalla NASA e dalla Chapman University"
[translation: last November I went to the United States and brought some instrumentation of mine funded by NASA and Chapman University] 
Here is a video of the same show episode in which Mr. Giuliani does the above statement, about 7:00 minutes from the start: 
http://www.youtube.com/watch?v=eCPZLiqaOyA 
I would like to know whether NASA actually funds Mr. Giuliani's work on earthquakes, or is in any way involved in his activities. 
Mr. Giuliani has been getting wide Italian media coverage and national attention since his alleged prediction of the 2009 devastating earthquake in l'Aquila. Media coverage and attention are increasing after a series of major earthquakes occurred in the central part of the country a week or so ago. 
This article reports the statement about NASA-funded work and summarizes some more of Mr. Giuliani's claims in the same episode of the show, including his conspiracy theory on the unwillingness of the Italian scientific community to accept his prediction work because earthquakes generate a lot of lucrative business: 
Terremoto. Giuliani "la mia ricerca può salvare vite umane, la faccio a mie spese"
http://www.giornaledimontesilvano.com/attualita/13946-terremoto-giuliani-qla-mia-ricerca-puo-salvare-vite-umane-la-faccio-mie-speseq.html 
machine translation via Google Translate
http://translate.google.com/translate?sl=it&tl=en&js=n&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&u=http%3A%2F%2Fwww.giornaledimontesilvano.com%2Fattualita%2F13946-terremoto-giuliani-qla-mia-ricerca-puo-salvare-vite-umane-la-faccio-mie-speseq.html&act=url 
Here is some additional information: 
Giuliani's Italian Wikipedia entry and its machine translation
http://it.wikipedia.org/wiki/Gioacchino_Giuliani 
http://translate.google.com/translate?sl=it&tl=en&js=n&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&u=http%3A%2F%2Fit.wikipedia.org%2Fwiki%2FGioacchino_Giuliani&act=url 
web site of the Servizio Pubblico TV show
http://www.serviziopubblico.it 
Best regards,
Paolo Amoroso

venerdì 15 aprile 2011

Un disegno su una strada di Hyde Park spiega le dosi di radiazione

Dopo l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima in seguito al terremoto dell'11 marzo 2011 in Giappone, ha avuto grande successo il diagramma sulle dosi di radiazione del vignettista xkcd, una geniale iniziativa di divulgazione scientifica più efficace della copertura mediatica.

Forse ispirati dalla vignetta di xkcd, un gruppo di amici inglesi ha tracciato con il gesso sull'asfalto di una strada di Hype Park un diagramma sulle dosi di radiazione assorbite in varie situazioni e i loro effetti. Questi amici, che probabilmente si interessano di scienza o lavorano nel settore, hanno usato una scala lineare per rendere meglio gli ordini di grandezza. Uno strumento di comunicazione scientifica efficace non solo per la chiarezza, ma anche perché collocato in un luogo molto frequentato come una strada.

I loro segni sull'asfalto spariranno presto, ma la loro idea brillante rimarrà.

giovedì 3 giugno 2010

Chi e come decide se un ente di ricerca è inutile?

Claudio Pasqua propone spunti interessanti sull'immagine pubblica della scienza nel post La riabilitazione degli "enti inutili", in cui commenta gli sviluppi del decreto legge che, alla fine di maggio 2010, ha chiesto la chiusura di diversi grandi e prestigiosi enti di ricerca nazionali. Alcuni enti sono stati salvati dalla scure, ma gli sviluppi sono ancora in corso.

Claudio, come altri blogger scientifici, fa notare l'indifferenza dei media tradizionali che hanno ignorato la vicenda, probabilmente perché non hanno mai sentito parlare di quegli enti. Mi chiedo se un maggiore sforzo di comunicazione da parte di quegli istituti scientifici li avrebbe imposti all'attenzione dei media.

Mi interrogo anche sul silenzio dei premi Nobel di origina italiana. Non sono interessati alla sorte di tanti giovani ricercatori o alla ricerca italiana? Hanno qualcosa da temere?

Ma un'altra ragione per cui segnalo il post è la proposta di Claudio di istituire il Premio "Pietro Lacava" per chi rovina la ricerca scientifica del paese. È dedicato all'omonimo ministro che negò a Guglielmo Marconi i finanziamenti per lo sviluppo del telegrafo senza fili giudicandolo pazzo. Esilarante, e tragicamente attuale.

giovedì 22 aprile 2010

Il programma Apollo ha reso celebre Star Trek

La fantascienza incoraggia l'interesse per lo spazio e la scienza, ma almeno in un caso l'esplorazione spaziale ha potuto restituire il favore.

In una conferenza stampa dell'aprile 2010 al National Space Symposium, Leonard Nemoy, l'interprete di Spock, ha detto che, dopo le prime 3 serie di Star Trek dal 1966, si aspettava un successo limitato. Ma dal 1969 le missioni Apollo hanno acceso l'interesse per questa popolarissima serie di fantascienza:
"I think that had a great impact on the Star Trek reruns," he said. "I think people began to look at Star Trek in a new and different way. There seemed to be a potential reality to what we were doing."

lunedì 19 aprile 2010

L'interesse per i musei scientifici: location per eventi o luoghi di cultura?

Non mancano aziende ed esponenti del mondo produttivo che esprimono ammirazione e interesse per musei e luoghi scientifici, offrendo anche collaborazione.

Ma a volte questo interesse sembra diretto a inserire quei luoghi nelle proprie attività imprenditoriali, per esempio per stupire i propri clienti con insolite e prestigiose location occasionali per incontri aziendali, più che ad aiutare con maggiore continuità, e in modo più disinteressato, le istituzioni culturali a svolgere il proprio ruolo al servizio della collettività.

È solo una conseguenza dell'epoca in cui viviamo?

giovedì 26 novembre 2009

Obama annuncia una fiera scientifica annuale alla Casa Bianca

Il presidente USA Obama ha annunciato in un discorso del 23 novembre 2009 una fiera scientifica annuale che si svolgerà alla Casa Bianca. Sarà un evento nell'ambito di Educate to Innovate, un vasto sforzo di promozione dell'istruzione scientifica, ingegneristica e tecnologica presentato da Obama nel discorso, in cui ha fra l'altro detto:
We're going to show young people how cool science can be.

lunedì 21 settembre 2009

Primo studio sulle motivazioni dei volontari di Galaxy Zoo

Gli scienziati di Galaxy Zoo hanno inviato per la pubblicazione su Astronomy Education Review l'articolo "Galaxy Zoo: Exploring the Motivations of Citizen Science Volunteers". È la conclusione di uno studio sociologico iniziato nel 2008.

Una delle conclusioni principali è che, come in altre iniziative di citizen science, i volontari hanno molte ragioni per collaborare ed è difficile individuare quella principale. Galaxy Zoo è un progetto di ricerca astronomica in cui volontari di tutto il mondo classificano galassie in immagini astronomiche.

domenica 16 agosto 2009

Formazione scientifica: più diffusa fra le cheerleader che i parlamentari USA

Il 10% delle cheerleader dei Philadelphia 76ers ha seguito studi scientifici, ma solo l'8% dei membri del Congresso USA (segnalato da @jeff_foust).

È una riposta a una polemica su un'iniziativa di divulgazione di un gruppo di cheerleader da parte di chi non gradisce l'esibizione della bellezza femminile per attrarre verso la scienza. Darlene Cavalier, giornalista ed ex cheerleader fondatrice del sito Science Cheerleader, ha ideato Brain Makeover, una serie di video in cui le ragazze delle 76ers enunciano alcuni concetti scientifici fondamentali.

Il progetto cerca anche smentire lo stereotipo delle cheerleader belle ma stupide. Visti quei dati, ci sarebbe però da augurarsi che i parlamentari fossero "stupidi" almeno come quelle ragazze.

sabato 25 luglio 2009

L'astronomia: un bisogno umano?

A che serve la scienza? Perchè sottrarre risorse ai bisogni umani primari per darli alla scienza?

Sono fra le domande più difficili per chi fa divulgazione scientifica. Rispondere che la conoscenza è un bisogno primario è imbarazzante, insoddisfacente. Per questo è particolarmente interessante l'opinione di un religioso, che ha una particolare sensibilità per le sofferenze materiali e spirituali dei più poveri.

Il gesuita Guy Consolmagno, un noto astronomo della Specola Vaticana, riflette sulle ragioni dell'Anno Internazionale dell'Astronomia 2009. Racconta che lasciò una posizione di ricerca postdoc al MIT per insegnare astronomia in una zona poverissima del Kenya e scrive:
Then it finally occurred to me... no well-fed cow bothers to look through a telescope. No cat or dog, no matter how clever, is interested in seeing the images that spacecraft have sent us. People are interested in astronomy precisely because they are people. It is a human response to a human urge. Feeding that urge feeds our humanity. The people in Iten, Kenya, were as hungry for this as the people of Lexington, Michigan. It is a hunger for more than food. It is literally true: a human being does not live by bread alone.

mercoledì 1 luglio 2009

La conquista della Luna non è più un mito

Nella moltitudine di reazioni online seguite alla morte di Michael Jackson il 25 giugno 2009, un commento dell'esperto di collezionismo spaziale Robert Pearlman su Twitter sintetizza meglio di qualunque indagine sociologica il ruolo delle imprese spaziali nella cultura popolare, la difficoltà della scienza di raggiungere un pubblico vasto e lo stato d'animo dei divulgatori:
Member of my gen on NYTimes: "For my generation, the greatest moonwalk had nothing to do with NASA." I understand, but find it regrettable.

giovedì 25 giugno 2009

Il ministro britannico della scienza usa Twitter

Pensa a qualcosa di fantascientifico. Se stai immaginando navi interstellari, viaggi nel tempo e universi paralleli non è abbastanza.

La vera fantascienza è Lord Paul Drayson, ministro britannico della scienza e dell'innovazione. Drayson, oggi, capisce cosa è Twitter e come funziona, lo usa e dialoga con i cittadini: @lorddrayson.

sabato 4 aprile 2009

Perché gli scienziati dovrebbero diventare blogger

Il biologo Daniel Brown spiega agli scienziati come comunicare con i blog. Propone una sorta di manifesto del blogging scientifico in cui discute perché seguire e scrivere blog scientifici, perché assumeranno un ruolo sempre maggiore nella comunicazione scientifica e come iniziare.

Parlando di questi strumenti di comunicazione si fanno spesso notare le ricadute positive sulla società e il coinvolgimento del pubblico. La guida di Brown è interessante perché illustra anche i vantaggi del blogging per gli scienziati:
  • ottenere solidarietà emotiva e sociale da persone con punti di vista simili
  • ampliare la propria rete di contatti
  • imparare a scrivere meglio
  • imparare a spiegare concetti complessi in termini semplici
  • ricevere commenti e critiche costruttive sulle proprie idee e ricerche
  • migliorare la visibilità di sé stessi, il proprio laboratorio e istituto
  • divertirsi

lunedì 2 marzo 2009

Interpretazioni pseudoscientifiche di dati scientifici pubblici

Il blog ufficiale di Google ha smentito l'identificazione delle rovine di Atlantide in alcuni segni sui fondali oceanici mostrati da Google Earth 5, che erano stati notati da alcuni utenti. I segni sono invece una normale conseguenza delle tecniche di acquisizione dei dati.

Interpretazioni pseudoscientifiche, complottiste o semplicemente bizzarre sono un curioso effetto collaterale della diffusione pubblica per scopi divulgativi di set di dati scientifici come immagini e misure.

Il caso di Atlantide non è unico. C'è chi vede Nibiru, il presunto pianeta portatore di disastri, nelle foto delle sonde spaziali Stereo, o chi riconosce ogni sorta di animali e fossili nei paesaggi di Marte ripresi dai rover Spirit e Opportunity. Queste persone traggono conclusioni senza avere alcuna familiarità con la natura, il formato e l'analisi dei dati.

L'uso pseudoscientifico di informazioni scientifiche riguarda forse più la sociologia che la divulgazione. L'ampia diffusione pubblica di set di dati scientifici ha però importanti conseguenze positive per la divulgazione, come osserva il blog di Google:
Since the launch of Ocean in Google Earth, millions of people have started to explore the ocean, and many have been surprised by their discoveries.
Questi dati suscitano curiosità e invogliano molti a esplorare ambienti e fenomeni naturali.

mercoledì 17 dicembre 2008

La diffusione della cultura scientifica non è divulgazione?

Chi si occupa di comunicazione pubblica della scienza descrive spesso questa attività come diffusione della cultura scientifica invece di divulgazione.

La divulgazione evoca la vecchia idea positivista di "scienza popolare" come trasmissione a senso unico del sapere scientifico da una elite di esperti al "volgo". La diffusione cerca invece di coinvolgere la società in un dialogo paritario o un rapporto meno sbilanciato.

Condivido il nuovo stile di comunicazione della diffusione ma non ho molta simpatia per l'espressione che lo indica, non solo per il leggero sapore politicamente corretto. Il dibattito degli ultimi anni che ha portato all'idea di diffusione della cultura scientifica è poco noto ai non addetti ai lavori e questa espressione rischia di essere poco comprensibile, un tecnicismo come quelli che vengono spesso rimproverati agli scienziati. Un'espressione poco divulgativa, direi.

I tempi della scienza popolare sono lontani e il termine divulgazione, ormai universalmente noto, ha perso almeno parte delle implicazioni negative. Preferisco dunque descrivere la mia attività come divulgazione scientifica.

lunedì 20 ottobre 2008

La matematica è di moda?

Mauro Arpino, che ospito per questo guest post, è un mio vecchio amico. È anche un collega perché collaboriamo entrambi con il Planetario di Milano, presso cui ha una lunga esperienza di conferenziere. Le riflessioni che propone sono anche il frutto di alcune nostre discussioni.

Ecco dunque l'intervento di Mauro Arpino -- Paolo Amoroso

Negli ultimissimi anni è decisamente aumentato l'interesse verso la matematica. Tra film, libri e serie TV si osserva che la matematica comincia a far breccia nell'immaginario collettivo come qualcosa di pratico e di significativo, ben diversa dall'immagine di astrazione (e -- diciamolo -- di inutilità) percepita nel passato.

Non mi riferisco solamente al successo della serie televisiva Numb3rs, o al successo del film A Beautiful Mind, ma al proliferare di vari libri di divulgazione anche di elevato livello come L'enigma dei numeri primi, oppure a Il curioso dei numeri - Stranezze matematiche, controversie scientifiche, divagazioni da 1 a 9.

Trovo sintomatico di questo ribaltamento della percezione della matematica il fatto che si ricorra ad una citazione sui "numeri primi" per attirare lettori, come nel caso del bestseller La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano. Così infatti commenta Gian Italo Bischi in una recensione:
Addirittura, c'è chi dice (si veda ad esempio l'inserto domenicale del Sole24ore del 20 luglio [2008]) che proprio il titolo sia stato uno degli elementi determinanti del successo, titolo che peraltro che non è stato scelto dall'autore ma da Antonio Franceschini (editor della Mondadori) [...]
Mi domando se qualcuno ha davvero riflettuto sul significato profondo per la nostra società di questo mutamento. Avrà ripercussioni sulle scelte politiche, sugli investimenti nel campo della cultura scientifica e della ricerca? La cultura di massa è più avanti di chi decide la politica culturale? C'è una nuova sensibilità per la matematica?

Che ne pensi?

Mauro Arpino

martedì 23 settembre 2008

Corso di comunicazione scientifica per funzionari pubblici

Funzionari dei parlamenti di 13 nazioni seguiranno un workshop di comunicazione scientifica dal 22 al 26 settembre 2008.

I partecipanti impareranno a informare i parlamentari sugli aspetti scientifici delle questioni di cui si occupano nell'attività legislativa. L'iniziativa favorirà inoltre la comunicazione fra scienziati e legislatori e orienterà l'attività decisionale su criteri di valutazione scientifici per temi come la salute, l'agricoltura e l'ambiente

Il workshop non si svolgerà in America, e i partecipanti non vengono da nazioni europee. Avrà invece luogo a Kampala, in Uganda, e i funzionari rappresentano nazioni africane: Botswana, Costa d'Avorio, Ghana, Kenya, Malawi, Namibia, Nigeria, Somaliland, Sud Africa, Swaziland, Tanzania, Uganda e Zambia (segnalato da Africa News Service).