Nina Simon del blog Museum 2.0 fa un bilancio del primo mese di attività di The Tech Virtual Museum Workshop, un sistema online per la progettazione collaborativa di esposizioni museali. Le sue osservazioni riguardano in particolare lo strumento utilizzato, il mondo virtuale Second Life, e le differenze rispetto allo sviluppo di esposizioni nel mondo reale.
Non ho mai usato Second Life ma ho qualche perplessità. Richiede un considerevole investimento di tempo per l'apprendimento e mi sembra uno strumento che opera a un livello di astrazione troppo basso. Imparare a vestirsi e a camminare eretti nel mondo virtuale, per esempio, sono azioni secondarie rispetto al lavoro di progettazione, una distrazione.