Al di là della retorica sul web 2.0, è fondata la percezione di maggiori opportunità per creare e condividere facilmente contenuti? Le applicazioni sono utili anche alla divulgazione scientifica? Per capirlo ho iniziato a fare esperimenti con alcuni di questi strumenti, Twitter e aNobii, e continuo con Yahoo! Pipes.
Yahoo! Pipes è un ambiente per lo sviluppo di applicazioni web, chiamate mashup, che combinano e trasformano flussi di informazioni in modi nuovi e non previsti in origine. L'ho usato per realizzare Quakescope, un visualizzatore dei terremoti più recenti nell'arco della giornata che presenta dati di base su ciascuno e link ad approfondimenti.
Nell'ambiente di programmazione visuale di Yahoo! Pipes, forme geometriche che rappresentano flussi di dati, collegamenti e operazioni vengono combinate e modificate manipolandole graficamente. Se hai un account Yahoo! puoi esaminare il funzionamento di Quakescope.
Quakescope ha richiesto circa un giorno di lavoro. Questa semplicità di sviluppo è in parte apparente. Anche se lo strumento non è un linguaggio di programmazione tradizionale, richiede tuttavia competenze informatiche e la mentalità di un programmatore.
A cosa può servire uno strumento come Yahoo! Pipes nella divulgazione scientifica e nella didattica? Per selezionare, sintetizzare e presentare raccolte di dati e notizie.
Pur nella sua essenzialità, Quakescope aiuta a suscitare curiosità scientifiche. Fa assistere quasi in tempo reale alle trasformazioni del pianeta seguendo i terremoti e osservandone caratteristiche e regolarità. Cliccando su "Sat" per vedere un planisfero fisico, per esempio, noti che le scosse si concentrano nelle zone delle dorsali oceaniche.
Quakescope è anche un modesto contributo alla celebrazione degli anni mirabili della scienza. Nel 2008 sono in corso l'International Year of Planet Earth e l'Electronic Geophysical Year.