Nel febbraio 2009 è apparso su Twitter un account con il nome del Dalai Lama. La voce si è sparsa rapidamente e in poche ore oltre 16.000 utenti lo hanno seguito. Twitter ha però sospeso l'account perché era stato attivato da un seguace non autorizzato del leader tibetano, non dal suo staff.
Un nome utente, specialmente di celebrità in qualche campo, è una risorsa da cui passa una parte crescente della comunicazione pubblica. La popolarità di Twitter pone il problema delle presenze ufficiali sui siti di social networking di enti scientifici, istituzioni divulgative e musei.
Un istituto culturale dovrebbe stabilire una presenza Twitter anche se non è interessato a usarla subito. C'è infatti il rischio che se ne appropri qualche sostenitore più o meno in buona fede e confonda i messaggi.
Twitter lascia la priorità di un nome utente al primo che lo usa. Invece Facebook ha iniziato a verificare con le firme digitali la legittimità dei profili pubblici.