La notizia della collisione con un asteroide è preoccupante se viene diffusa in televisione da un astronomo vestito da frate, con la barba lunga, i capelli spettinati e gli occhi spalancati che invita insistentemente alla penitenza agitando un crocefisso.L'edizioe delle 20:00 del TG5 del 18 febbraio 2007 ha riferito l'allarmante notizia dell'impatto dell'asteroide Apophis nel 2036. L'articolo "2036, un asteroide minaccia la Terra: ma l'Onu ci salverà" sul sito TG5.IT esordisce così:
Con precisione impressionante, la data della catastrofe è già annunciata: 13 aprile del 2036.Anche l'ANSA usa toni non proprio sobri nella notizia "ASTEROIDE CONTRO LA TERRA, TRATTORE SPAZIALE PER SALVARLA".
Se ci attende una catastrofe, non capisco perché in questo momento la NASA stimi un rischio di impatto per il passaggio ravvicinato di Apophis alla Terra nel 2036 di 1 possibilità su 45.000, a cui corrisponde il valore 0 della scala Torino:
0. RISCHIO NULLOIl valore minimo di rischio della scala Torino è 0 e il massimo 10, a cui corrisponde a una collisione certa che minaccia il futuro della civiltà. Un possibile impatto merita l'attenzione del pubblico e delle autorità a partire dal valore 3.
La probabilità di collisione è zero, o tanto bassa da essere praticamente zero. Si applica anche a quegli oggetti talmente piccoli come meteore o corpi che bruciano nell'atmosfera, con rare cadute al terreno in forma di meteorite che solo raramente possono causare danni di qualche tipo.
In questi casi, dunque, il contesto è fondamentale per comprendere la notizia.
Ogni volta che sento annunci del genere mi sforzo di capire perché vengano diffusi dai media. Ma le uniche ragioni che mi vengono in mente sono la ricerca del sensazionalismo e la mancanza di competenze scientifiche per interpretare le notizie.