L'amica Chiara Ceci, divulgatrice scientifica, ha pubblicato online un breve saggio scritto insieme con il filosofo della scienza Stefano Moriggi: Torna Voyager: "stronzate" in prima serata. Ne riporto il testo di seguito.
È il resoconto di una serata tra amici a guardare la puntata del 21 settembre 2009 sulla fine del mondo nel 2012, che ha ripreso la stagione autunnale del programma Voyager di Rai 2 condotto da Roberto Giacobbo. Anche Paolo Attivissimo ha commentato la puntata di Voyager sul 2012.
La supercazzola scientifica di Voyager è sempre spassosa, forse più dell'originale. Il saggio è però particolarmente interessante non solo perché caratterizza la strategia argomentativa di Giacobbo, ma perché Chiara si è già occupata di lui e del linguaggio televisivo delle pesudoscienze.
Torna Voyager: Stronzate in prima serata
lunedì 28 settembre 2009
domenica 27 settembre 2009
L'arte avvicinerà il pubblico allo spazio?
Come portare fra la gente un argomento come l'esplorazione spaziale? Jeff Foust ritiene che l'arte possa fare da ponte fra il pubblico e il mondo spaziale.
Nell'articolo "When space and art intersect", pubblicato su The Space Review dell'8 settembre 2009, Foust esplora questa possibilità prendendo spunto dalla missione del turista spaziale Guy Laliberté, fondatore del Cirque du Soleil, prevista per la fine di settembre 2009. Laliberté, che diventerà il primo artista a volare nello spazio, coordinerà dallo spazio una serie di iniziative artistiche e poetiche.
Nell'articolo "When space and art intersect", pubblicato su The Space Review dell'8 settembre 2009, Foust esplora questa possibilità prendendo spunto dalla missione del turista spaziale Guy Laliberté, fondatore del Cirque du Soleil, prevista per la fine di settembre 2009. Laliberté, che diventerà il primo artista a volare nello spazio, coordinerà dallo spazio una serie di iniziative artistiche e poetiche.
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giovedì 24 settembre 2009
Un'astronoma di Cosmic Diary spiega le difficoltà di tenere un blog scientifico
In un post del 10 luglio 2009 ho espresso la mia delusione per gli astronomi blogger italiani di Cosmic Diary, un progetto per l'Anno Internazionale dell'Astronomia 2009 in cui ricercatori di tutto il mondo raccontano il loro lavoro. Mi sono occupato anche del blog di Annalisa Calamida, astrofisica presso l'European Southern Observatory (ESO).
Annalisa Calamida ha mandato alcuni commenti al mio intervento. Li pubblico volentieri con il suo consenso non solo perché ritengo doveroso dare spazio alle sue puntualizzazioni, ma perché indica la difficoltà principale di tenere un blog per uno scienziato: la mancanza di tempo.
Aggiornare con regolarità un blog compete con altre attività importanti per uno scienziato, specialmente con incarichi precari, come pubblicare i risultati della ricerca e procurarsi nuovi contratti. È difficile integrarlo nei ritmi di vita e di lavoro.
Se un'organizzazione scientifica vuole parlare al pubblico attraverso i blog, non basta che dia qualche informazione tecnica di base sugli strumenti di blogging a chi dovrà usarli. Dovrebbe concedere agli scienziati tempo nell'orario di lavoro e riconoscere l'impegno divulgativo ai fini della carriera, o almeno non penalizzarlo.
Ecco i commenti di Annalisa Calamida, che ringrazio - Paolo Amoroso
Come Paolo Amoroso ha notato e commentato, non molto gentilmente, non sono un'esperta di blog. In ogni caso, volevo puntualizzare che quello di scrivere un blog ed aggiornarlo continuamente è un impegno che richiede molto tempo. Il nostro lavoro di post-doc a contratto, purtroppo, non ci lascia molto tempo libero, perché dobbiamo impegnarci al massimo non solo per ottenere dei buoni e possibilmente ottimi risultati con le nostre ricerche, ma anche perché se non pubblicassimo costantemente articoli non avremmo la minima possibilitè di trovare un altro contratto l'anno successivo.
L'intervento sul mio blog, citato da Paolo Amoroso, voleva essere leggero e spiritoso, dato che mi era stato detto che lo scopo del blog dell'ESO era quello di far conoscere la vita degli astronomi agli altri, e quindi, il mio episodio dei camionisti rientrava nella categoria "vita e problemi quotidiani dell'astronomo". Il commento: "riferendosi a stereotipi nazionali in imbarazzante contrasto con il carattere internazionale e interculturale dell'Anno dell'Astronomia." non lo trovo corretto quindi. Vorrei precisare che con quell'intervento, non volevo assolutamente stereotipare il comportamento dei tedeschi o di qualsivoglia nazionalità, ma, anzi, l'intento aveva proprio lo scopo contrario.
Sono una persona che ha viaggiato molto fin da piccola, e che tutt'ora viaggia sia per lavoro sia per piacere, e non credo di ragionare per stereotipi, essendo venuta a contatto con molte culture diverse ed avendo sperimentato personalemte problemi di integrazione socio-culturale.
Puntualizzo inoltre che il mio terzo intervento verteva su un problema che si riscontra nel corso del lavoro del ricercatore. Purtroppo ci sono stati anche dei problemi di funzionamento di questo blog, e non sono mai stata avvisata, come sarebbe dovuto accadere, dei commenti e/o domande in attesa di essere pubblicati sul mio blog.
Annalisa Calamida ha mandato alcuni commenti al mio intervento. Li pubblico volentieri con il suo consenso non solo perché ritengo doveroso dare spazio alle sue puntualizzazioni, ma perché indica la difficoltà principale di tenere un blog per uno scienziato: la mancanza di tempo.
Aggiornare con regolarità un blog compete con altre attività importanti per uno scienziato, specialmente con incarichi precari, come pubblicare i risultati della ricerca e procurarsi nuovi contratti. È difficile integrarlo nei ritmi di vita e di lavoro.
Se un'organizzazione scientifica vuole parlare al pubblico attraverso i blog, non basta che dia qualche informazione tecnica di base sugli strumenti di blogging a chi dovrà usarli. Dovrebbe concedere agli scienziati tempo nell'orario di lavoro e riconoscere l'impegno divulgativo ai fini della carriera, o almeno non penalizzarlo.
Ecco i commenti di Annalisa Calamida, che ringrazio - Paolo Amoroso
Come Paolo Amoroso ha notato e commentato, non molto gentilmente, non sono un'esperta di blog. In ogni caso, volevo puntualizzare che quello di scrivere un blog ed aggiornarlo continuamente è un impegno che richiede molto tempo. Il nostro lavoro di post-doc a contratto, purtroppo, non ci lascia molto tempo libero, perché dobbiamo impegnarci al massimo non solo per ottenere dei buoni e possibilmente ottimi risultati con le nostre ricerche, ma anche perché se non pubblicassimo costantemente articoli non avremmo la minima possibilitè di trovare un altro contratto l'anno successivo.
L'intervento sul mio blog, citato da Paolo Amoroso, voleva essere leggero e spiritoso, dato che mi era stato detto che lo scopo del blog dell'ESO era quello di far conoscere la vita degli astronomi agli altri, e quindi, il mio episodio dei camionisti rientrava nella categoria "vita e problemi quotidiani dell'astronomo". Il commento: "riferendosi a stereotipi nazionali in imbarazzante contrasto con il carattere internazionale e interculturale dell'Anno dell'Astronomia." non lo trovo corretto quindi. Vorrei precisare che con quell'intervento, non volevo assolutamente stereotipare il comportamento dei tedeschi o di qualsivoglia nazionalità, ma, anzi, l'intento aveva proprio lo scopo contrario.
Sono una persona che ha viaggiato molto fin da piccola, e che tutt'ora viaggia sia per lavoro sia per piacere, e non credo di ragionare per stereotipi, essendo venuta a contatto con molte culture diverse ed avendo sperimentato personalemte problemi di integrazione socio-culturale.
Puntualizzo inoltre che il mio terzo intervento verteva su un problema che si riscontra nel corso del lavoro del ricercatore. Purtroppo ci sono stati anche dei problemi di funzionamento di questo blog, e non sono mai stata avvisata, come sarebbe dovuto accadere, dei commenti e/o domande in attesa di essere pubblicati sul mio blog.
Annalisa Calamida
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lunedì 21 settembre 2009
Primo studio sulle motivazioni dei volontari di Galaxy Zoo
Gli scienziati di Galaxy Zoo hanno inviato per la pubblicazione su Astronomy Education Review l'articolo "Galaxy Zoo: Exploring the Motivations of Citizen Science Volunteers". È la conclusione di uno studio sociologico iniziato nel 2008.
Una delle conclusioni principali è che, come in altre iniziative di citizen science, i volontari hanno molte ragioni per collaborare ed è difficile individuare quella principale. Galaxy Zoo è un progetto di ricerca astronomica in cui volontari di tutto il mondo classificano galassie in immagini astronomiche.
Una delle conclusioni principali è che, come in altre iniziative di citizen science, i volontari hanno molte ragioni per collaborare ed è difficile individuare quella principale. Galaxy Zoo è un progetto di ricerca astronomica in cui volontari di tutto il mondo classificano galassie in immagini astronomiche.
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venerdì 18 settembre 2009
Mike Bongiorno rispettava la scienza e la cultura
È stato detto molto in occasione della scomparsa di Mike Bongiorno l'8 settembre 2009. Aggiungo solo che, sebbene scherzasse sulla sua mancanza di titoli accademici, si rendeva conto dell'importanza della cultura.
A differenza delle nuove leve della TV, non era arrogante. Rispettava la cultura, la scienza e il pubblico.
In un suo quiz della seconda metà degli anni '70, Scommettiamo?, ebbe come concorrente uno scienziato che seguii con grande interesse. Fu l'astronomo Paolo Paolicchi, con il quale Bongiorno si intrattenne per molto tempo fra una domanda e l'altra facendo conoscere al pubblico il lavoro di scienziato di Paolicchi.
A differenza delle nuove leve della TV, non era arrogante. Rispettava la cultura, la scienza e il pubblico.
In un suo quiz della seconda metà degli anni '70, Scommettiamo?, ebbe come concorrente uno scienziato che seguii con grande interesse. Fu l'astronomo Paolo Paolicchi, con il quale Bongiorno si intrattenne per molto tempo fra una domanda e l'altra facendo conoscere al pubblico il lavoro di scienziato di Paolicchi.
martedì 15 settembre 2009
Esperimenti didattici nei primi anni della Stazione Spaziale Internazionale
Nel giugno 2009 la NASA ha pubblicato un rapporto sulla ricerca scientifica condotta sulla Stazione Spaziale Internazionale negli anni della costruzione: International Space Station Science Research Accomplishments During the Assembly Years: An Analysis of Results from 2000-2008. Il documento include una sezione, "Observing the Earth and Educational Activities", che illustra anche le attività didattiche e divulgative.
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sabato 12 settembre 2009
Gli astronauti useranno Twitter in tempo reale dallo spazio
È in fase di test sulla Stazione Spaziale Internazionale Distruption Tolerant Networking (DTN), una tecnologia di rete che consentirà agli astronauti di inviare in tempo reale aggiornamenti Twitter dallo spazio (segnalato da @comtnclimr).
Nel maggio 2009 Mike Massimino è diventato il primo astronauta a usare Twitter dallo spazio. Lo hanno seguito colleghi di altre missioni Shuttle.
Ma i loro aggiornamenti, inoltrati con una farraginosa procedura basata sulla posta elettronica, venivano diffusi con diverse ore di ritardo. Sarà interessante vedere se e come l'immediatezza di pubblicazione offerta da DTS influirà sul rapporto con il pubblico e la percezione dell'ambiente.
Nel maggio 2009 Mike Massimino è diventato il primo astronauta a usare Twitter dallo spazio. Lo hanno seguito colleghi di altre missioni Shuttle.
Ma i loro aggiornamenti, inoltrati con una farraginosa procedura basata sulla posta elettronica, venivano diffusi con diverse ore di ritardo. Sarà interessante vedere se e come l'immediatezza di pubblicazione offerta da DTS influirà sul rapporto con il pubblico e la percezione dell'ambiente.
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mercoledì 9 settembre 2009
Annunci la fine del mondo? I soldi non ti servono più, dalli a me
Paolo Attivissimo, parlando del nuovo libro di Roberto Giacobbo "2012: fine del mondo?", dice che inizia a ricevere richieste da persone spaventate che credono a queste stupidaggini pseudoscientifiche diffuse da chi specula sugli annunci di catastrofi da giorno del giudizio.
Con la consueta ironia, Attivissimo propone una sfida ai sostenitori della fine del mondo nel 2012 per metterli con le spalle al muro:
Con la consueta ironia, Attivissimo propone una sfida ai sostenitori della fine del mondo nel 2012 per metterli con le spalle al muro:
L'ho già fatto tempo fa in dettaglio e la mia scommessa di allora vale ancora: se siete davvero convinti di avere ragione, mandatemi tutti i vostri averi entro il 20 dicembre 2012, perché tanto siete certi che non vi serviranno più.
domenica 6 settembre 2009
SuperQuark nel palinsesto estivo: continua l'esilio della divulgazione scientifica Rai
BloGalileo commenta la conclusione della stagione 2009 di SuperQuark. Da tempo il programma di Piero Angela viene trasmesso d'estate, quando calano gli investimenti pubblicitari e il pubblico, ma ottiene come sempre buoni risultati.
Il post di bloGalileo, di cui consiglio la lettura, riassume lo stato della divulgazione scientifica Rai che, ormai abbandonato il ruolo di servizio televisivo pubblico, si è trasformata di fatto in una TV commerciale.
Il post di bloGalileo, di cui consiglio la lettura, riassume lo stato della divulgazione scientifica Rai che, ormai abbandonato il ruolo di servizio televisivo pubblico, si è trasformata di fatto in una TV commerciale.
giovedì 3 settembre 2009
Paolo Amoroso collabora con il blog della Space Tweep Society
Ho iniziato a scrivere occasionali guest post per il blog della Space Tweep Society. Puoi consultare l'elenco completo dei miei post su argomenti legati all'esplorazione spaziale, fra cui i miei famosi LOLspace.
La Space Tweep Society è una comunità online di utenti di Twitter appassionati di spazio. È un interessante esperimento informale di divulgazione a cui partecipa con informazioni e discussioni su Twitter un gruppo eterogeneo di persone, da semplici curiosi a professionisti del settore aerospaziale e dipendenti NASA.
La Space Tweep Society è una comunità online di utenti di Twitter appassionati di spazio. È un interessante esperimento informale di divulgazione a cui partecipa con informazioni e discussioni su Twitter un gruppo eterogeneo di persone, da semplici curiosi a professionisti del settore aerospaziale e dipendenti NASA.
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