A volte ci compiaciamo del nostro avanzamento tecnologico notando che gli indigeni non si accorgono della fitta rete di comunicazioni portata sulle loro teste dalle trasmissioni radio e TV. Ma se non segui gli sviluppi del web, l'indigeno rischi di essere tu.
Nel settembre 2009 Google ha lanciato un nuovo
servizio apparentemente minore ma potenzialmente rivoluzionario per il marketing della cultura:
Place Pages for Google Maps.
Ai luoghi indicati su
Google Maps, Place Pages aggiunge ora link a pagine che raccolgono e facilitano la consultazione di informazioni sul luogo raccolte da vare fonti online: recensioni, confronti, giudizi, ecc. Non sono solo comunicati stampa o pagine istutuzionali ma anche
opinioni indipendenti di clienti e visitatori di tutto il mondo.
Simili servizi online, grazie anche alla popolarità di Google, assumono
un ruolo sempre maggiore nelle scelte culturali del pubblico, che deve conciliare una vasta offerta con il tempo limitato a disposizione.
Conoscere le critiche al tuo istituto di divulgazione è importante non solo per migliorare la qualità, ma anche perché i giudizi influenzano l'immagine e le scelte dei potenziali frequentatori. Le critiche costruttive sono informazioni preziose difficili da ottenere in altro modo.
Ecco un esempio che riguarda il più grande e famoso museo tecnico-scientifico italiano, il
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano. Nella relativa
mappa, cliccando "altre informazioni >>" accanto al nome dell'istituto si ottengono le
pagine di Place Pages con le recensioni.
Una delle più critiche, che assegna un punteggio di 1 su un massimo di 5, è della visitatrice non italiana
Travelin3inTow, che scrive:
We spent nearly US$50 for our kids to walk around a museum where a good 1/3 of the exhibits have a DO NOT TOUCH sign, and those that are consdidered interactive came with a barking "NO", "PIANO" and "TOO FAST" from the staff.