mercoledì 31 marzo 2010

La luce naturale delle stelle: l'arte trasforma un planetario in un globo celeste

L'installazione artistica La luce naturale delle stelle
Come apparirebbe un planetario con le stelle all'esterno della cupola? Somiglierebbe a un gigantesco globo celeste, come quello creato dall'installazione d'arte moderna La luce naturale delle stelle dell'artista milanese Barbara DePonti (le mie foto di La luce naturale delle stelle).

L'installazione è costituita da un centinaio di led fissati all'esterno della cupola del Planetario di Milano, che evocano le principali stelle e costellazioni dell'equinozio di primavera, con un commento sonoro di sound stellare dell'artista olandese Marteen Punselie.

La luce naturale delle stelle è stata inaugurata il 28 marzo e terminerà il 3 giugno 2010. Le luci rimarranno accese durante la notte tranne che in un periodo di alcuni giorni alla metà di aprile. Ho collaborato a questo progetto come consulente scientifico.

Foto: l'installazione d'arte moderna La luce naturale delle stelle al Planetario di Milano (foto di Paolo Amoroso)

lunedì 22 marzo 2010

Vedere la Scienza 2010

Dal 22 al 28 marzo 2010 si svolge Vedere la Scienza, il festival internazionale del film, del video e del documentario scientifico organizzato dagli amici e colleghi del Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Milano.

Quest'anno sarò molto impegnato con la manifestazione. Presenterò e commenterò i film di astronomia proiettati la mattina del 27 marzo. Se avrò tempo manderò aggiornamenti via @amoroso su Twitter con il tag #vls10.

Lo spirito e l'esperienza di Vedere la Scienza sono raccontati nel libro Scienza da vedere. Secondo Science Magazine Vedere la Scienza è uno dei più importanti festival internazionali di cinema scientifico.

sabato 20 marzo 2010

La fondatrice della Space Tweep Society premiata con uno Shorty Award 2010

Jennifer Scheer (@flyingjenny su Twitter) ha ricevuto uno Shorty Award 2010, che premia gli autori dei migliori contenuti su Twitter. Jen si è classificata al 6° posto nella categoria scienza, "The Year's Best Science on Twitter".

Jen è un tecnico NASA dei motori dello Space Shuttle che lavora al Kennedy Space Center. Da alcuni anni svolge un'intensa attività di divulgazione attraverso Twitter. È la fondatrice della Space Tweep Society, che ha unito la comunità di appassionati di spazio che usano Twitter.

Jen spiega in un'intervista le origini e l'attività della Space Tweep Society, al cui blog ho collaborato anch'io. Annuncia che, con la perdita del lavoro che seguirà al pensionamento dello Shuttle alla fine del 2010, cercherà di proseguire la sua carriera nell'ambito della divulgazione e della didattica dello spazio.

mercoledì 17 marzo 2010

Gli interessi commerciali riducono la qualità dell'informazione scientifica?

L'orientamento commerciale di alcuni settori della comunicazione, per esempio la televisione, viene spesso citato come giustificazione, e accettato come fatalmente inevitabile, della scarsa qualità dell'informazione scientifica.

È sempre vero che gli interessi di mercato sono la causa della TV spazzatura e della scarsità di buona divulgazione nei media?

Non lo so, ma vorrei citare un controesempio significativo: Google. Una grande azienda con evidenti obiettivi commerciali che ha sempre attivamente mostrato attenzione, interesse e rispetto per la scienza e la cultura, senza concessioni a sensazionalismi o aperture alle pseudoscienze.

domenica 14 marzo 2010

L'utente Twitter ESA cede il suo account all'Agenzia Spaziale Europea

Quando nel 2009 l'Agenzia Spaziale Europea ESA iniziò a usare Twitter, si accorse che il nome utente più ovvio, ESA, non era più disponibile. Fu quindi costretta a scegliere un nome più lungo e meno intuitivo, EuroSpaceAgency.

L'account ESA era stato creato alcuni anni prima dall'utente finlandese Esa Alanen. Il suo nome di battesimo è infatti comune in Finlandia.

All'inizio del 2010 l'ESA ha contattato Esa Alanen, che ha ceduto gratuitamente il proprio account Twitter all'agenzia. Per ringraziarlo, nel marzo 2010 L'ESA ha ospitato Esa e la sua famiglia all'European Astronaut Centre di Colonia per una visita VIP.

Questa vicenda si è conclusa positivamente, ma la lezione per gli enti scientifici è chiara. Vista l'importanza crescente dei social media per la comunicazione istituzionale online, crea in anticipo account e registra domini con i nomi della tua organizzazione scientifica o dei progetti principali, anche se non intende servirsene subito.

Se non lo fate voi, lo farà qualcun'altro. E forse cercherà di trarne profitto rivendendo gli account e i domini a caro prezzo, come fanno i cybersquatter.

giovedì 11 marzo 2010

UMSF Awards: il pubblico premia la comunicazione sullo spazio

All'inizio di marzo 2010 sono stati assegnati gli UMSF Awards, riconoscimenti che premiano l'eccellenza nella divulgazione, la didattica, l'ispirazione e la comunicazione delle scienze spaziali e l'esplorazione planetaria, come spiega la presentazione (l'enfasi è mia):
The UMSF Awards celebrate the very best in outreach, education, communication, inspiration and engagement in the world of space science and planetary exploration. They were formulated at the end of 2009 as a means to mark the 6th anniversary of UMSF, and to thank and publicise the efforts of those going above and beyond the call of duty to help communicate what they do to the wider public.
I vincitori degli UMSF Awards vengono proposti e scelti dagli utenti di Unmanned Spaceflight.com. L'iniziativa è partita nel 2009 per celebrare il 6° anniversario di Unmanned Spaceflight.com, un attivo forum online internazionale di appassionati di missioni spaziali robotiche. È una comunità online con molti utenti esperti nell'elaborazione di immagini spaziali per scopi divulgativi.

lunedì 8 marzo 2010

Il Pentagono autorizza i militari americani a usare i social media

Il Pentagono ha emanato una direttiva che permette ai militari dell'esercito di usare siti di social media come YouTube, Facebook, Twitter e altri. A differenza della marina militare USA, che continua a considerarli pericolosi, l'esercito e l'aeronautica hanno aperto l'accesso a questi strumenti, sia pure con restrizioni per specifiche esigenze di sicurezza.

È una tendenza di altre grandi organizzazioni, come il colosso australiano delle telecomunicazioni Telsra che incoraggia i suoi 40.000 dipendenti a servirsi dei social media per comunicare con il pubblico. Si rendono conto che il compromesso fra rischi e benefici è accettabile.

Le grandi istituzioni scientifiche dovranno prima o poi interrogarsi sull'utilità e l'efficacia della centralizzazione della comunicazione, che impedisce a ricercatori capaci, interessati e motivati di raccontare più direttamente il proprio lavoro al pubblico -- spesso un pubblico di contribuenti.

Alcuni ritengono che solo la dirigenza e i professionisti della comunicazione possano evitare imbarazzi e incidenti mediatici. Ma, dopo la catastrofe di immagine con cui l'amministrazione NASA ha presentato all'inizio del 2010 il nuovo piano di Obama per l'agenzia spaziale, questa obiezione sembra meno valida.

Il genio della comunicazione diretta è uscito dalla lampada.

venerdì 5 marzo 2010

Avventure Planetarie fra i primi 20 blog scientifici italiani

Avventure Planetarie è fra i primi 20 blog scientifici italiani nella classifica Top Blog Scienza di Wikio, un motore di ricerca specializzato in news. Attualmente si trova al 17° posto.

Mi fa piacere perché la classifica si basa sulla popolarità stabilita dai lettori attraverso la fruizione delle fonti di notizie. Quindi ringrazio te che mi segui, e anche Wikio.

martedì 2 marzo 2010

L'industria spaziale privata non ha una storia visiva

Il video Above & Beyond "Buzz" è stato mostrato alla presentazione nel dicembre 2009 del veicolo spaziale privato SpaceShipTwo di Virgin Galactic, che compirà voli spaziali turistici.


Above & Beyond "Buzz" evidenzia le contraddizioni comunicative dell'industria spaziale privata. Il settore rivendica con orgoglio, quasi con arroganza, le proprie capacità e potenzialità. E nel nuovo piano di Obama per la NASA avrà un ruolo sempre maggiore.

Ma al momento i risultati e le realizzazioni sono limitate. Il video mostra in gran parte filmati dei progetti Gemini, Apollo e Shuttle, miti e immagini del programma spaziale NASA di cui i privati criticano le inefficienze e la burocrazia.