Qualcuno sostiene che l'astronomo e divulgatore scientifico Carl Sagan (1934-1996) avesse una visione semplicistica della storia. Altri ne criticano la retorica, lo accusano di crudo materialismo, o temono che il pubblico possa fraintendere alcune sue posizioni personali.
Ma che importa? Queste critiche -- velate di invidia? -- ad aspetti secondari del pensiero di Sagan, che non era uno storico o un letterato, non devono far perdere di vista il suo straordinario ruolo di divulgatore e ispiratore. Ha trasmesso il suo entusiasmo a molti, me compreso. La lettura del libro di Sagan Cosmos è ancora un mio intenso ricordo giovanile.
Se qualche storico o letterato è altrettanto capace di avvicinare il pubblico alla scienza, si faccia avanti.