venerdì 11 maggio 2007

Perché ho smesso di comprare libri scientifici in Italia

"Non si vendono biglietti del tram", "Non si fanno fotocopie".

Ho visto spesso cartelli simili nelle vetrine dei negozi di Milano. Mostrano che i gestori non hanno saputo cogliere le opportunità suggerite dalle numerose richieste dei clienti. Ed evidenziano una generale mancanza di spirito imprenditoriale che mi ha spinto a limitare i miei acquisti di libri in Italia.

Fino alla metà degli anni '80 mi procuravo i libri scientifici nella mia città. Nuovi interessi e necessità di approfondimento mi portarono poi a leggere sempre più spesso pubblicazioni in inglese, che non sempre erano disponibili.

Potevo chiedere di fare arrivare i testi dall'estero. Ma il problema principale erano i lunghi tempi di consegna, generalmente di alcuni mesi. Anche quando, come accadde una volta per un testo italiano, il magazzino del distributore si trovava solo a un paio di km dalla libreria universitaria alla quale l'avevo ordinato.

Lunghi tempi di attesa, disorganizzazione e scarsità di servizi. Mancava la scintilla dell'iniziativa.

Mi stupivano l'assenza di spirito imprenditoriale, l'incapacità di anticipare le richieste dei clienti immedesimandosi nelle loro esigenze. L'incapacità di proporre nuovi servizi, per esempio tempi di attesa più brevi per gli ordini esteri a fronte di un costo aggiuntivo.

Tutto questo in una grande città come Milano, non una località di provincia. Era frustrante.

Così, nella seconda metà degli anni '80, iniziai ad acquistare i libri per corrispondenza da librerie americane e inglesi trovate nelle pubblicità di riviste tecniche e scientifiche straniere. I cambi del Dollaro e della Sterlina erano favorevoli. I venditori offrivano una vasta scelta di titoli, efficienza, servizi e cortesia. Ma, soprattutto, i tempi di consegna erano sensibilmente minori, raramente più di qualche settimana.

Da allora continuai a ridurre i miei acquisti di libri in Italia, limitandomi a quelli in lingua italiana. La diffusione di Internet e la convenienza di Amazon hanno poi reso sempre meno necessario per me ricorrere alle librerie locali.

Acquisto quasi esclusivamente online testi e pubblicazioni scientifiche dal 1992.