Gli studenti di scuola media provenienti da ceti sociali svantaggiati apprendono e apprezzano la scienza e la tecnologia più di quelli dei ceti agiati. Lo rivela un rapporto della Fondazione IDIS - Città della Scienza di Napoli che sarà presentato oggi (segnalato dal blog Caffè News).
Il rapporto riguarda una ricerca basata su 600 giovani fra i 10 e i 16 anni di 11 scuole della zona di Napoli, spesso in situazioni di evasione scolastica, microcriminalità e tossicodipendenze. Sembra che gli studenti dei ceti svantaggiati abbiano una maggiore capacità di approfittare di occasioni formative da attività di apprendimento non formali e informali, come i moderni science center e i parchi naturalistici.
La buona notizia è che questi risultati sull'interesse dei giovani per la scienza e la tecnologia sono incoraggianti. La cattiva notizia è che le strategie educative per approfittarne richiedono notevoli sforzi, strutture e risorse, cioè Big Outreach, che sono difficili da trovare in Italia.