venerdì 29 febbraio 2008

L'insostituibile ruolo dei planetari: riprodurre il cielo stellato

Il giornalista Edward Rothstein del New York Times racconta una visita all'Adler Planetarium di Chicago, dotato di moderni sistemi di proiezione digitale (segnalato dalla mailing list DOME-L). Ciò che lo ha coinvolto emotivamente non sono stati gli spettacoli ricchi di multimedialità ed effetti speciali, ma la Sfera di Atwood, un antenato dei planetari costruito quasi un secolo fa:
But strangely, it is the Atwood Sphere that most moves me.

That is partly because the two shows I saw in the main theaters were uninspired and unfocused, while the Atwood's function is so clear, its ambitions so direct. It has one goal: to reproduce the nighttime sky. And however elementary the results, it is impressive how much effort and energy go into that evocation.
È un'impressione ricorrente, che conferma il ruolo ancora unico, semplice ma profondo dei planetari: fare vivere l'esperienza del cielo stellato.

mercoledì 27 febbraio 2008

Politiche di accesso online dei giornali accademici di fisica

Sabine Hossenfelder del blog Backreaction ha condotto una piccola indagine informale sulle politiche di accesso online agli articoli dei maggiori editori tradizionali di giornali accademici di fisica. La rassegna, che riguarda le possibilità di accesso libero da parte di utenti senza agevolazioni istituzionali, comprende i siti web di Elsevier, Springer, American Physical Society e società professionali come il britannico Institute of Physics.

lunedì 25 febbraio 2008

Matthew Nisbet: il futuro del giornalismo scientifico è online

Matthew Nisbet del blog Framing Science, riflettendo sul meeting 2008 dell'American Association for the Advancement of Science, cita esempi di fonti di informazione e discussione in rete sulla scienza come The Yale Forum on Climate Change & The Media e il blog del New York Times Dot Earth - Climate Change and Sustainability. Nisbet ritiene che queste esperienze rappresentino l'inizio del futuro online del giornalismo scientifico (l'enfasi è nel testo originale):
The future will be online, in film, and/or multi-media, merging reporting with synthesis, analysis, personal narrative, and opinion.

[...]

The future is already here, it's time to talk about what it all means.
Non pensavo che l'affermazione dei nuovi media online potesse iniziare così presto.

sabato 23 febbraio 2008

Gli italiani chiedono più informazione sulla ricerca scientifica

L'associazione culturale Observa - Science in Society ha pubblicato Gli italiani e la scienza, il primo rapporto sulla scienza, la tecnologia e l'opinione pubblica in Italia (segnalato dal blog Gravità Zero). Un risultato significativo dell'indagine è che i cittadini chiedono maggiore impegno da parte dei ricercatori per informare sui risultati della ricerca scientifica.

giovedì 21 febbraio 2008

Come gestire la sessione di domande di una conferenza

The Public Speaking Blog spiega come condurre la sessione di domande di una conferenza, con consigli per sollecitare la partecipazione del pubblico.

Le indicazioni dell'articolo riflettono l'atteggiamento difensivo degli oratori professionisti e del mondo degli affari, che non gradiscono queste occasioni perché difficilmente controllabili. Nella divulgazione scientifica, invece, le domande sono una parte importante dello scopo di un evento, la comunicazione, e soddisfano il dovere di informare la collettività.

Alcuni dei consigli per sollecitare le domande riguardano sale affollate in cui può essere imbarazzante parlare in pubblico. Ho notato che, in eventi con poche decine di partecipanti adulti in cui creo un'atmosfera informale e cordiale, le domande arrivano spontaneamente. Gli studenti, invece, spesso fanno meno domande.

martedì 19 febbraio 2008

Estendere i trasporti pubblici notturni a Milano per le esigenze culturali della città

Il Corriere della Sera del 17 febbraio 2008 informa che il Comune di Milano condurrà uno studio per estendere gli orari notturni dei trasporti pubblici. Con la consueta tempestività le istituzioni scoprono ciò che è evidente da tempo: l'assenza o la ridotta disponibilità dei servizi di base condizionano la vita serale di una grande città.

La scarsa frequenza notturna dei mezzi pubblici (una corsa della metropolitana ogni 15 minuti contro 2-3 delle ore di punta), l'ora di termine del servizio, le limitazioni al traffico in centro, la difficoltà di parcheggiare le auto e pagare la sosta sono ostacoli alla partecipazione del pubblico a eventi serali culturali e di divulgazione scientifica.

domenica 17 febbraio 2008

Guida AIBS per preparare gli scienziati ai rapporti con i media

L'American Institute of Biological Sciences ha pubblicato una guida per preparare gli scienziati ai rapporti con i media nella comunicazione pubblica. Il libro fornisce una serie di consigli pratici, per esempio su come affrontare un'intervista.

Da tempo sono disponibili pubblicazioni simili, fra cui Comunicare la scienza di Giovanni Carrada. Ma sono pensate dal punto di vista dei media tradizionali, in cui i giornalisti svolgono un ruolo attivo nella comunicazione. Mancano invece guide che insegnino agli scienziati a parlare direttamente al pubblico attraverso i nuovi media come blog e podcast. Ne conosci qualcuna?

venerdì 15 febbraio 2008

Otto scienziati blogger raccontano la missione spaziale Phoenix

Come in altre missioni spaziali, anche il team NASA della sonda automatica Phoenix, che atterrerà su Marte nel maggio 2008 per cercare ambienti favorevoli alla vita, ha un blog rivolto al pubblico. Credo però che il blog di Phoenix abbia un primato: è curato da ben 8 autori con imporanti ruoli scientifici e ingegneristici nella missione, fra cui il Principal Investigator e Project Leader Peter Smith.

mercoledì 13 febbraio 2008

Da NASA TV audio e video ad alta qualità della stazione spaziale

In occasione della missione Shuttle STS-122 gli appassionati di astronautica hanno notato che NASA TV, la rete televisiva della NASA, ha iniziato a trasmettere immagini e audio ad alta qualità dalla Stazione Spaziale Internazionale. Il pubblico può così seguire più da vicino gli aspetti tecnici e umani delle missioni spaziali.

Mi sembra interessante soprattutto l'audio, che completa la percezione dell'ambiente. Mentre in passato si poteva ascoltare solo chi comunicava direttamente con il controllo missione, ora non solo si sentono le conversazioni fra gli astronauti presenti in un modulo, ma anche i rumori di fondo delle apparecchiature.

lunedì 11 febbraio 2008

Il contatto con il pubblico per superare l'isolamento degli astronauti su Marte

I futuri viaggi umani verso Marte presenteranno sfide psicologiche dovute alla lunga durata delle missioni e al tempo di propagazione dei segnali radio, che imporrà contatti differiti con la Terra. Per superare questo isolamento la NASA sta studiando l'impiego di tecnologie di realtà virtuale, grafica 3D e interazione immersiva derivate da mondi virtuali come Second Life e dai videogiochi (segnalato da Forumastronautico.it).

Le tecnologie video ad alta risoluzione, i podcast e i forum online permetteranno inoltre agli astronauti di condividere con il pubblico le loro esperienze di esploratori, realizzando una sorta di reality show che li faccia sentire protagonisti e al centro dell'attenzione:
Just knowing that their every move is being watched by a rapt audience at home could help the Mars voyagers find the strength to solider on in the face of "long-term conditions of isolation, privation and psychological stress," says Robert Zubrin, author of The Case for Mars and founder of The Mars Society.

sabato 9 febbraio 2008

Nuovi media nella divulgazione scientifica: diffusione lenta?

L'introduzione dei nuovi media Internet nella divulgazione scientifica non dovrebbe fare dimenticare che la familiarità degli utenti con questi strumenti è ancora bassa. Altrimenti si rischia di rivolgersi a un pubblico più limitato, già esperto e interessato, riducendo le opportunità di esposizione incidentale.

La capacità di consultare i siti web sta migliorando, ma i problemi di usabilità rendono difficile servirsi di siti e applicazioni più complesse. Difficoltà che non riguardano solo gli adulti ma anche i giovani, che non hanno maggiore successo con il web contrariamente a quanto il loro elevato consumo di tecnologia faccia pensare. In Italia il problema è accentuato dalla diffusione di Internet ancora relativamente limitata.

giovedì 7 febbraio 2008

Dibattito di Science Communication Consortium sul ruolo dei media emergenti

Si è svolto a New York il 31 gennaio 2008 il dibattito The Roles of Emerging Media in Communicating Science, organizzato da Science Communication Consortium. Uno dei contributi più interessanti mi sembra quello del giornalista del New York Times Carl Zimmer sull'importanza della sperimentazione:
Zimmer's message was that there's no way of telling what will catch the public's attention, so people communicating science should just experiment.
È significativo che un invito alla sperimentazione dei nuovi media venga da Zimmer, che ha esordito con "I am old media".

martedì 5 febbraio 2008

ExoMars: più immagini e informazioni dall'ESA

Rui Borges ha condotto sul suo blog spacEurope una sessione di domande online a Jorge Vago, Project Scientist del futuro rover marziano ExoMars. Questa idea di un appassionato di spazio ha avuto successo e mi auguro che sia uno spunto per analoghe iniziative dell'ESA.

Alcune domande hanno riguardato la comunicazione pubblica su questa missione. Vago ha riconosciuto il grande interesse per ExoMars e annunciato che, seguendo l'esempio della NASA, saranno distribuite giornalmente le immagini raw riprese dal rover, con frequenti aggiornamenti sui risultati scientifici.

Secondo Vago anche gli appassionati di spazio possono contribuire facendo conoscere la missione e sollecitando l'attenzione delle istituzioni.

domenica 3 febbraio 2008

L'assenza della divulgazione tecnologica in Italia

Alberto D'Ottavi del blog Infoservi.it segnala il libro Luci e ombre di Google e riporta un brano dell'introduzione:
Ippolita cerca di segnalare il vuoto, tutto italiano, nella divulgazione scientifica dei fenomeni tecnologici...
Dopo il successo degli home e personal computer nei primi anni '80, la chiusura delle principali riviste italiane di programmazione dei computer coincise probabilmente con l'inizio del disinteresse del pubblico e dei media per questi temi.

venerdì 1 febbraio 2008

ResearchBlogging.org: serve il contributo dei ricercatori italiani

Recentemente ho parlato di ResearchBlogging.org, un aggregatore di blog post su articoli scientifici peer-review. Matteo Cantamesse vorrebbe registrarsi per contribuire in italiano alle discussioni, ma attualmente sono ammessi solo post in inglese.

Prima di accettare discussioni in un'altra lingua, lo staff di ResearchBlogging.org richiede una massa critica di blogger che scrivano in quella lingua per garantire adeguati standard di qualità. Sei un ricercatore e vorresti bloggare in italiano su articoli del tuo settore? Informa lo staff di researchBlogging.org.

Aggiornamento

1 febbraio 2008, 20:15 - Il team di ResearchBlogging.org ha iniziato a discutere pubblicamente la possibilità di usare lingue diverse dall'inglese nei post.