L'esperto di usabilità e interfacce utente Jakob Nielsen parla di usabilità della sezione stampa di un sito web in un articolo del 20 gennaio 2009 nella rubrica Alertbox. Spiega quali informazioni fornire e come organizzarle in modo che siano facilmente reperibili e fruibili ai giornalisti.
Anche se rivolti a organizzazioni commerciali, i consigli dell'articolo sono utili anche a istituzioni scientifiche come laboratori di ricerca e musei. Gli scienziati spesso conoscono poco le necessità e i ritmi di lavoro dei giornalisti.
sabato 31 gennaio 2009
Come organizzare l'area stampa di un sito web
giovedì 29 gennaio 2009
Mars and Me: diario di un rover driver che ama comunicare
Mars and Me è il nuovo blog del rover driver Scott Maxwell. Ogni post giornaliero, scritto esattamente 5 anni prima, racconta le sue esperienze alla guida di Spirit e Opportunity su Marte dall'inizio della missione nel 2004.
Maxwell smentisce il luogo comune dell'ingegnere o scienziato introverso e incapace di comunicare. È orgoglioso del suo lavoro e ansioso di condividere questo privilegio e le sue avventure con il pubblico, come altri suoi colleghi che partecipano alle iniziative di public outreach del JPL.
Il racconto è entusiasta, brillante e ironico. L'autore dimostra familiarità con la comunicazione scritta, come conferma in alcune riflessioni biografiche:
L'esperienza di Maxwell nelle interviste e nei contatti con i giornalisti insegna qualcosa anche a tecnici e scienziati su come comportarsi con i media.
Scott Maxwell, che lavora al NASA JPL nel team di guida dei rover, spiega nella presentazione di Mars and Me che iniziò a scrivere ciò che gli accadeva dal 3 gennaio 2004, il giorno in cui il primo rover Spirit atterrò su Marte. Gli era stato consigliato in un corso di gestione dello stress nei turni di lavoro sincronizzati con l'orario marziano, che gli avrebbero dato poche occasioni di incontrare la moglie e mantenere i contatti.
Se qualche casa editrice è alla ricerca di un personaggio scientifico, una selezione di post di Mars and Me potrebbe diventare una originale antologia.
Maxwell smentisce il luogo comune dell'ingegnere o scienziato introverso e incapace di comunicare. È orgoglioso del suo lavoro e ansioso di condividere questo privilegio e le sue avventure con il pubblico, come altri suoi colleghi che partecipano alle iniziative di public outreach del JPL.
Il racconto è entusiasta, brillante e ironico. L'autore dimostra familiarità con la comunicazione scritta, come conferma in alcune riflessioni biografiche:
What advice can you offer to young scientists or engineers?Il blog è interessante perché descrive una missione spaziale dal punto di vista poco noto del team ingegneristico, il cui lavoro di controllare e mantenere in funzione il veicolo rimane spesso in secondo piano rispetto alle ricerche scientifiche condotte dalla missione.
Lots of other people will give you good advice about staying in school, working hard, and so on. I'll second that, but I'll also add something you might not have thought of: read good books, and learn to write well.
L'esperienza di Maxwell nelle interviste e nei contatti con i giornalisti insegna qualcosa anche a tecnici e scienziati su come comportarsi con i media.
Scott Maxwell, che lavora al NASA JPL nel team di guida dei rover, spiega nella presentazione di Mars and Me che iniziò a scrivere ciò che gli accadeva dal 3 gennaio 2004, il giorno in cui il primo rover Spirit atterrò su Marte. Gli era stato consigliato in un corso di gestione dello stress nei turni di lavoro sincronizzati con l'orario marziano, che gli avrebbero dato poche occasioni di incontrare la moglie e mantenere i contatti.
Se qualche casa editrice è alla ricerca di un personaggio scientifico, una selezione di post di Mars and Me potrebbe diventare una originale antologia.
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lunedì 26 gennaio 2009
Su Facebook e Unmanned Spaceflight.com le comunità online di appassionati di Marte
Il sito NASA JPL News ha pubblicato un articolo sulle più note comunità online degli appassionati di esplorazione spaziale di Marte, la pagina Mars Rovers di Facebook e Unmanned Spaceflight.com (segnalato da @cosmos4u su Twitter).
Creata dalla studentessa Kari Bean per raccontare agli amici le imprese di Spirit e Oportunity, la pagina Mars Rovers è stata apprezzata e sostenuta dal Principal Investigator della missione Steve Squyres. Ora la pagina ha quasi 1.700 amici in tutto il mondo, un pubblico prevalentemente di non specialisti.
Unmanned Spaceflight.com, con oltre 1.800 utenti, è il più influente forum online di appassionati di esplorazione automatica dello spazio. Doug Ellison lo creò inizialmente per seguire Spirit e Opportunity, ma ha allargato i propri interessi a tutte le missioni scientifiche nel Sistema Solare.
Gli utenti di Unmanned Spaceflight.com sono più esperti e particolarmente abili nell'elaborazione amatoriale di immagini dalle sonde spaziali. Anche gli scienziati e i media si servono dei loro mosaici e animazioni per scopi di divulgazione.
Creata dalla studentessa Kari Bean per raccontare agli amici le imprese di Spirit e Oportunity, la pagina Mars Rovers è stata apprezzata e sostenuta dal Principal Investigator della missione Steve Squyres. Ora la pagina ha quasi 1.700 amici in tutto il mondo, un pubblico prevalentemente di non specialisti.
Unmanned Spaceflight.com, con oltre 1.800 utenti, è il più influente forum online di appassionati di esplorazione automatica dello spazio. Doug Ellison lo creò inizialmente per seguire Spirit e Opportunity, ma ha allargato i propri interessi a tutte le missioni scientifiche nel Sistema Solare.
Gli utenti di Unmanned Spaceflight.com sono più esperti e particolarmente abili nell'elaborazione amatoriale di immagini dalle sonde spaziali. Anche gli scienziati e i media si servono dei loro mosaici e animazioni per scopi di divulgazione.
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astronautica
venerdì 23 gennaio 2009
Galaxy Zoo fra le prime 10 imprese scientifiche del 2008
Galaxy Zoo è arrivato all'8° posto della classifica Top 10 Scientific Endeavours of 2008 di Universe Today. I lettori del sito lo hanno votato per la scoperta di Hanny's Voorwerp, un oggetto extragalattico identificato dalla volontaria Hanny van Arkel. Universe Today scrive:
Galaxy Zoo is a superb example on how enthusiasts can use an Internet-based system to observe and identify objects in the cosmos.Galaxy Zoo è uno dei più famosi progetti di ricerca astronomica citizen science. I circa 140.000 volontari di tutto il mondo hanno collaborato classificando galassie in immagini telescopiche.
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astronomia
mercoledì 21 gennaio 2009
Pubblicato il rapporto Learning Science in Informal Environments
The National Academies ha pubblicato il rapporto Learning Science in Informal Environments: People, Places, and Pursuits, come annunciato da un comunicato stampa del 14 gennaio 2009. Il rapporto è sponsorizzato dalla National Science Foundation.
Inizialmente atteso per l'estate 2008, è uno studio sull'apprendimento della scienza in contesti e ambienti informali come musei, science center, orti botanici, zoo, acquari e biblioteche. Il testo del rapporto è consultabile online.
Inizialmente atteso per l'estate 2008, è uno studio sull'apprendimento della scienza in contesti e ambienti informali come musei, science center, orti botanici, zoo, acquari e biblioteche. Il testo del rapporto è consultabile online.
domenica 18 gennaio 2009
Mostre sullo spazio a Milano: la scienza entra nel salotto della città
Alla fine del 2008 l'Agenzia Spaziale Italiana ha organizzato con altri partner due mostre all'aperto nel centro di Milano: la mostra fotografica "Oltre la Terra" (nella zona di via Dante dal 18 settembre al 28 dicembre) e "La capsula Soyuz atterra a Milano" (in piazza San Carlo dal 17 al 30 novembre), di cui ho fatto molte foto.
Nonostante l'indifferenza della stampa e dei blog locali, entrambe hanno avuto grande successo, con oltre 45.000 visitatori che in meno di due settimane hanno fatto la fila per vedere la Soyuz. Gli allestimenti hanno proposto contenuti di qualità come foto suggestive e la straordinaria opportunità di vedere da vicino una capsula che ha volato nello spazio.
Ma gli aspetti più interessanti delle mostre ASI sono i luoghi e il periodo: il centro di Milano nei giorni di massima visibilità dello shopping natalizio.
L'esplorazione dello spazio, la tecnologia e la scienza, forse per la prima volta, entrano nel salotto di Milano e non sono confinate in luoghi per specialisti e amatori. Il successo di pubblico dimostra che questi temi non sono di nicchia e possono essere apprezzati almeno quanto la moda, il design e i tradizionali interessi della città.
Foto: la mostra "La capsula Soyuz atterra a Milano", 17-30 novembre 2008 (foto di Paolo Amoroso)
Nonostante l'indifferenza della stampa e dei blog locali, entrambe hanno avuto grande successo, con oltre 45.000 visitatori che in meno di due settimane hanno fatto la fila per vedere la Soyuz. Gli allestimenti hanno proposto contenuti di qualità come foto suggestive e la straordinaria opportunità di vedere da vicino una capsula che ha volato nello spazio.
Ma gli aspetti più interessanti delle mostre ASI sono i luoghi e il periodo: il centro di Milano nei giorni di massima visibilità dello shopping natalizio.
L'esplorazione dello spazio, la tecnologia e la scienza, forse per la prima volta, entrano nel salotto di Milano e non sono confinate in luoghi per specialisti e amatori. Il successo di pubblico dimostra che questi temi non sono di nicchia e possono essere apprezzati almeno quanto la moda, il design e i tradizionali interessi della città.
Foto: la mostra "La capsula Soyuz atterra a Milano", 17-30 novembre 2008 (foto di Paolo Amoroso)
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astronautica
giovedì 15 gennaio 2009
Da Open NASA raccomandazioni sulle politiche di coinvolgimento pubblico
Il gruppo di dipendenti e consulenti NASA del blog Open NASA ha preparato il rapporto NASA Participatory Exploration Policy Recommendations da sottoporre ai massimi dirigenti dell'agenzia spaziale.
Il documento contiene raccomandazioni per mettere in atto quanto stabilito dalla legge di finanziamento NASA Authorization Act of 2008, che nella sezione 408 "Participatory Exploration" impone il coinvolgimento del pubblico. Il rapporto cita esperienze precedenti e raccomanda di:
Il documento contiene raccomandazioni per mettere in atto quanto stabilito dalla legge di finanziamento NASA Authorization Act of 2008, che nella sezione 408 "Participatory Exploration" impone il coinvolgimento del pubblico. Il rapporto cita esperienze precedenti e raccomanda di:
- eliminare gli ostacoli per lavorare con il pubblico
- aumentare la disponibilità di conoscenza e dati NASA
- modificare le pratiche di comunicazione
- assicurare il sostegno ad un'ampia diffusione dell'esplorazione partecipativa
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astronautica
martedì 13 gennaio 2009
Collaborate: risorse NASA per la comunicazione e il coinvolgimento pubblico
NASA - Collaborate and Connect è un nuovo sito web con informazioni su canali di comunicazione online e progetti di ricerca scientifica a cui può partecipare il pubblico. Contiene link alle presenze NASA sui social media (Facebook, Twitter, YouTube, ecc.), progetti di citizen science, alcuni dei quali elencati da Spacehack, e software.
Un aspetto interessante è che il sito, presentato ufficialmente in questi giorni, è stato annunciato in anteprima su Twitter, sollecitando l'opinione degli utenti per correggere eventuali inesattezze e migliorarlo.
Un aspetto interessante è che il sito, presentato ufficialmente in questi giorni, è stato annunciato in anteprima su Twitter, sollecitando l'opinione degli utenti per correggere eventuali inesattezze e migliorarlo.
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astronautica
sabato 10 gennaio 2009
A Toronto annunci pubblicitari sui mezzi pubblici per insegnare l'astronomia
CoolCosmos è una campagna di divulgazione dell'astronomia organizzata dal Dunlap Institute for Astronomy and Astrophysics dell'Università di Toronto (segnalato dal blog Bad Astronomy). Nel corso di 4 settimane verranno fra l'altro esposti 3.000 annunci su autobus, metropolitane e altri mezzi di trasporto pubblico della Toronto Transit Commission.
L'obiettivo della campagna, in occasione dell'Anno dell'Astronomia, è stimolare la curiosità e raggiungere la maggior parte della popolazione per cui l'astronomia rimane fuori dalla vita quotidiana:
È una originale ed efficace iniziativa di esposizione incidentale alla scienza. I costi di una simile campagna sui mezzi pubblici di una grande città sono alla portata anche di un dipartimento universitario o un museo italiano.
L'obiettivo della campagna, in occasione dell'Anno dell'Astronomia, è stimolare la curiosità e raggiungere la maggior parte della popolazione per cui l'astronomia rimane fuori dalla vita quotidiana:
CoolCosmos is an unconventional initiative - an approach we call "in-your-face outreach" - to pique people's curiosity about the cosmos they live in, as we celebrate the International Year of Astronomy in 2009. Our goal is to reach that vast majority of the population for whom the science of astronomy just does not enter daily life, and remind them about our cosmic connections.Ogni annuncio espone telegraficamente un fatto astronomico e rimanda al sito CoolCosmos.net per approfondimenti con informazioni e podcast curati da astronomi.
È una originale ed efficace iniziativa di esposizione incidentale alla scienza. I costi di una simile campagna sui mezzi pubblici di una grande città sono alla portata anche di un dipartimento universitario o un museo italiano.
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astronomia
mercoledì 7 gennaio 2009
Mostra il proiettore e la sala nelle foto promozionali di un planetario
Nella mailing list DOME-L Ken Miller suggerisce l'immagine da usare per poster e materiale promozionale di un planetario. Invece di immagini di corpi celesti, una foto del proiettore planetario in cui si veda la sala con le sedie, ed eventualmente spettatori sorridenti soddisfatti dello spettacolo.
Può apparire un suggerimento interessato perché Miller lavora per un noto produttore di planetari. Ma è un'intuizione corretta perché il pubblico non ha un modello mentale di come sia fatto un planetario. Chi non ne ha mai visto uno fa molte domande su cosa ci sia nell'edificio e come funzioni.
Per rispondere a queste domande le immagini di corpi celesti non stimolano l'intuizione. La foto di un proiettore in una sala aiuta a capire cosa aspettarsi al di là dell'ingresso.
Può apparire un suggerimento interessato perché Miller lavora per un noto produttore di planetari. Ma è un'intuizione corretta perché il pubblico non ha un modello mentale di come sia fatto un planetario. Chi non ne ha mai visto uno fa molte domande su cosa ci sia nell'edificio e come funzioni.
Per rispondere a queste domande le immagini di corpi celesti non stimolano l'intuizione. La foto di un proiettore in una sala aiuta a capire cosa aspettarsi al di là dell'ingresso.
domenica 4 gennaio 2009
Anche astronomi blogger italiani racconteranno il loro lavoro nell'Anno dell'Astronomia
Nel giugno 2008 rilevai l'assenza di italiani fra gli astronomi che nell'Anno Internazionale dell'Astronomia 2009 avrebbero raccontato al pubblico il loro lavoro sui blog del progetto Cosmic Diary. Ma non era ancora noto l'elenco aggiornato dei blogger di Cosmic Diary, fra i quali ci sono ora tre italiani:
Sono piacevolmente sorpreso dalla partecipazione di Giuseppe Racca. Ha ricoperto l'incarico di Project Manager della sonda lunare ESA SMART-1, un buco nero divulgativo.
SMART-1 è stata fra le missioni ESA con la minore diffusione pubblica di immagini e informazioni. Mi fa piacere che qualcuno del team SMART-1 sia ora più disponibile a comunicare.
Sono piacevolmente sorpreso dalla partecipazione di Giuseppe Racca. Ha ricoperto l'incarico di Project Manager della sonda lunare ESA SMART-1, un buco nero divulgativo.
SMART-1 è stata fra le missioni ESA con la minore diffusione pubblica di immagini e informazioni. Mi fa piacere che qualcuno del team SMART-1 sia ora più disponibile a comunicare.
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astronomia
giovedì 1 gennaio 2009
Parlare di scienza con i burattini
L'Indian Science Communication Society and Integrated School of Education ha organizzato un workshop di comunicazione scientifica con i burattini. I partecipanti imparano a scrivere sceneggiature per gli spettacoli e costruire burattini. Questo mezzo di comunicazione Cheap Outreach è efficace per parlare di scienza in zone povere e ad alto analfabetismo.
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