Il Corriere della Sera del 27 maggio 2008 ha pubblicato a pagina 10 un articolo su Musei 2008, il dossier annuale del Touring Club Italiano sui musei più visitati. L'articolo, che riassume le conclusioni dell'indagine, si intitola: "Le «porte chiuse» dei musei - Pochi servizi per i visitatori. Ignorati i bimbi. Mancano anche guardaroba e audioguide".
Collaboro con un museo scientifico e un planetario, e ho molti amici che lavorano nel settore. Confermo la situazione rilevata dall'indagine. Ma limitarsi a presentarla fa perdere di vista il problema più importante: la sopravvivenza degli istituti culturali.
La negligenza e l'incuria non bastano a spiegare la situazione. Nei musei non manca la volontà di offrire qualità e servizi al pubblico, ma le risorse.
Molti musei faticano a procurarsi i mezzi anche per la gestione ordinaria, cioè garantire l'apertura al pubblico. I servizi di cui parla il dossier sono fra i più costosi perché richiedono personale. Invece i finanziamenti sono insufficienti e lo staff è largamente precario e sottodimensionato. Come possono i musei offrire nuovi servizi se non riescono a sopravvivere?
Un suggerimento agli autori dell'indagine: stimate i costi per offrire i servizi di cui rilevate l'assenza, e confrontateli con i bilanci degli istituti.